Sono Marco Pellizzeri, laureato alla magistrale di Osteopatia della International College of Osteopathic Medicine and Physiotherapy - ICOM.
Sono specializzato nella terapia del dolore cronico muscoloscheletrico, con particolare attenzione alle sue implicazioni psico-socio-emotive.
Posso e desidero affermare con orgoglio di essere tra i pochi in Italia a possedere un titolo di Laurea e non un diploma in osteopatia. Infatti, essendo stata riconosciuta solo recentemente come professione sanitaria, non era in precedenza necessario possedere un titolo che garantisse la bontà delle conoscenze e delle capacità manuali richieste per svolgere quella ch'io ritengo essere una professione straordinariamente affascinante e complessa.
Ho scelto di intraprende questo percorso mosso da un dolore al mio ginocchio sinistro, insorto a seguito di un incidente in moto, che dall'ètà di 18 anni mi ha impedito di fare, tra le varie cose, due delle attività che più amo: escursioni in montagna e correre.
Dopo quasi sei anni ed un lungo calvario, sono finalmente tornato a fare ciò che amo.
In questo processo ho imparato cosa significhi soffrire di un dolore cronico invalidante. L'effetto che queste invalidità hanno sull'emotività di una persona e quello che possono avere le parole di specialisti e colleghi che prima di tutto concentrano l'attenzione su cosa NON puoi fare, anziché sulla possibilità.
Per queste stesse ragioni, ho deciso di continuare la mia formazione partecipando al primo corso tenuto in Europa da Barbell Rehab. Un percorso americano tra i più all'avanguardia nell'ambito della comunicazione potenziante tra terapista e paziente e sulla gestione dell'esercizio fisico di potenziamento nella riabilitazione.
Ho inoltre conseguito il titolo di preparatore atletico certificato dal CONI, spinto dalla passione per lo sport ed il desiderio di curare anche gli atleti.
COS'È L'OSTEOPATIA
L’Osteopatia è una terapia manuale definita dall’insieme di tre forze: Tradizione, Ricerca Scientifica e Pensiero Critico, espletate attraverso i suoi principi. Primo tra tutti la relazione tra struttura (anatomia) e funzione (fisiologia), che si manifesta a tutti i livelli. Tale relazione è strettamente legata al principio secondo cui il benessere di una persona dipende dalle capacità adattative che il corpo è in grado di adottare in risposta alle domande ambientali. Quando sottoposto a stress, infatti, il corpo è in grado di produrre adattamenti fisiologici tramite meccanismi di autoregolazione (allostasi), garantendo condizioni biologiche più adatte al contesto ambientale.
Però, quando le richieste esterne diventano croniche e superano le capacità adattative dell’organismo, quelle modifiche a breve termine divengono nocive, producendo effetti deleteri a livello locale e/o sistemico. Alterazioni che l’osteopata individua localmente nella disfunzione somatica, o a livello sistemico come schemi di compenso fasciale e della dinamica dei fluidi e dei ritmi involontari.
L’osteopata, tramite un’attenta valutazione anamnestica, test disponibili e la palpazione percettiva (peculiare capacità della professione), definisce un razionale osteopatico, grazie al quale seleziona e adatta tecniche manuali al singolo paziente. Il fine ultimo è quello di ripristinare le capacità adattative della persona, influenzando i sistemi di autoregolazione che ne promuoveranno la salute.